8 ottobre 2012

Intervista: Paola Calvetti

Buongiorno Cari Lettori!
Oggi ho per voi una chicca d'autunno: Un'intrervista con Paola Calvetti, autrice del libro Olivia, edito da Mondadori.
Be', che dire, Paola è una persona molto disponibile e quando le ho proposto un'intervista ha accettato con entusiasmo. Sono molto contenta dell'opportunità che mi ha offerto concedendomi questa breve intervista...
Buona Lettura!



Per saperne di più potete visitare il sito Sito Internet e scoprire il mondo di Olivia (in fondo al post trovate anche il booktrailer, non so voi ma io lo trovo dolcissimo **).


Taylor: Ciao Paola! Saluta i lettori di The Bookshelf e dacci cinque aggettivi con cui descriverti.
Paola: Carissime lettrici e carissimi lettori di Bookshelf, innanzitutto grazie dell’ospitalità.
Ecco i cinque aggettivi: costante (al limite della testardaggine), simpatica eppure malinconica, logorroica eppure spesso innamorata del silenzio, generosa, fatalista e innamorata della parola destino.

T: Dunque noi tutti ti conosciamo come la scrittrice del tenerissimo libro Olivia... cosa c'è dietro? 
P: Dietro Olivia ci sono altri sei romanzi tradotti in molti Paesi esteri, anni di lavoro come giornalista e come direttore della comunicazione, due figli, tante amiche, qualche dolore che ha lasciato tracce profonde e la consapevolezza che bisogna accettare “attivamente” il proprio destino, andargli incontro, capire chi siamo e che ci “facciamo qui” per poi assecondarlo. Ma dietro Olivia c’è la mia esperienza come Direttore della comunicazione e come Capo ho dovuto (grazie al momento storico e alla sterile imbecillità dei massimi capi) non rinnovare contratti a tante straordinarie “Olivie” trentenni che avevo fatto crescere professionalmente. Diego e quello che gli accade, la morte del fratello, è, invece molto biografico. Insomma, Diego sono io.

T: Parlaci della Paola di tutti i giorni, nelle cose belle ma anche brutte:).
P: Mi sveglio prestissimo, mi guadagno da vivere lavorando, ma invecchiando ho imparato a regalarmi pause di silenzio, tanta lettura e capacità di cogliere di ogni giornata il lato migliore, spesso vado a caccia di segni, significati e… li trovo; bevo molti caffè, ahimé fumo sigarette ma non ho altri vizi; sono perennemente a dieta perchè essendo piccola di statura ho il terrore di diventare “anche” grassottella; medito e faccio yoga; mi piace (troppo?) stare sola a pensare; leggo moltissimo e di tutto (come Olivia…)
Sono una persona normale e dunque alterno momenti belli e momenti infelici. Con l’età sto davvero imparando a godere delle piccole cose, sembra una sciocchezza, ma è difficile.

T: Com'è stato il tuo esordio con la scrittura?
P: Ho cominciato alla redazione milanese di Repubblica e alla Rete Due della Rai nella trasmissione Mixer, poi ho lasciato il giornalismo per lavorare come capo ufficio stampa della scala, nel 1997 ho vissuto l’anno più brutto della mia vita, ho toccato con mano e col cuore il dolore atroce e mi sono chiusa in me stessa: non uscivo mai la sera e… ho cominciato il mio primo romanzo, L’amore segreto. E’ stato, con mia grande sorpresa, un successo che mi ha aperto le porte delle grandi case editrici. Non ho più spesso: i miei romanzi L’addio, Né con te né senza di te, Perché tu mi hai sorriso, Noi due come un romanzo, Cara sorella e infine… Olivia. Ora scrivo per Io donna e tengo la rubrica delle lettere sulla rivista Tustyle.

T: Hai qualche progetto per il futuro? Magari una serie?
P: Sto scrivendo un libro dedicato al bicentenario di Giuseppe Verdi che uscirà nel 2013 e un nuovo romanzo che uscirà nel 2015 per Mondadori… una storia d’amore…ovvio.

T: Com'eri da bambina? Una timidona, una coccolona oppure una bambina con lo sprint e la gioia nel cuore?
P: Credo di avere scelto la scrittura e la comunicazione per via della mia timidezza. Scrivendo Olivia e soprattutto nel personaggio di Diego ho cercato di raccontare cosa significa essere timidi. Credo di esserci riuscita. Mi sono vergognata per anni, adesso, invece, voglio bene alla mia timidezza.

T: Quali sensazioni ti regala la scrittura?
P: La scrittura è un impegno faticosissimo, ma… è l’unica cosa che so fare. Raramente mi dà gioia, perché non sono mai soddisfatta di quello che scrivo. Sembra paradossale dopo sette romanzi, venduti anche all’estero, ma è così.

T: Chi ti è stato più vicino nella pubblicazione ma soprattutto nella fase d'ispirazione e ricerca?
P: Ad ispirarmi è la mia vita, sono curiosa e osservo tutto. Nell’editing e nella pubblicazione le meravigliose editor della Mondadori, Laura Cerutti e la direttrice della narrativa italiana, Giulia Ichino.

T: Cosa sei: una scrittrice, una giornalista o innanzitutto una lettrice?
P: Prima di tutto una lettrice, poi una scrittrice-giornalista o giornalista-scrittrice…

T: Quali passioni ti sono sempre state vicine e non ti hanno mai abbandonata fin da piccola?
P: L’amore per i libri e per la musica, che è sempre molto presente nei miei romanzi. E poi la passione per la solitudine, anche questo sembra contraddittorio, ma è nel silenzio che trovo idee e ispirazione.

T: Cosa consigli ai scrittori emergenti o a chi semplicemente vive con questo sogno nel cassetto?
P: Di non smettere mai di leggere, qualsiasi cosa… e poi di provarci. Scrivere un diario, delle lettere, dei racconti, un romanzo… e di coltivare sempre i propri sogni, in barba alla crisi e a chi cerca di scoraggiarvi. Il mondo, soprattutto l’Italia è nelle mani dei vecchi, ma siete voi il futuro. Dovete sognarlo, inseguirlo, prepararlo. Scrivendo non ci si mantiene, però, tranne poche eccezioni: io l’ho sempre fatto il sabato, la domenica e durante le vacanze, perciò se amate scrivere fatelo. Scrivere può essere un’urgenza, come diceva Virginia Woolf: “ è come soffiare bolle di sapone da un cannello: ecco questo può rendere il senso del rapido affollarsi di scene e di idee che mi sgorgavano dalla mente, sicché le mie labbra sembravano articolare parole di loro volontà mentre camminavo. Cosa aveva mosso quell’effervescenza? Perché proprio allora? Non ne ho idea. Ma scrissi il libro molto rapidamente.”

T: Questa breve intervista è arrivata al termine... Salutaci come farebbe Olivia ;)
P: Olivia non può che salutarvi con un grande sorriso, pieno di speranza e di… serendipità. Siete bravissimi!!!!!!




Vi allego questo carinissimo Booktrailer :)



Al prossimo post,
Taylor :D

5 commenti:

  1. Io ho amato letteralmente il suo libro... è dolce e mi ha incuriosito fin dal primo momento con la sua trama molto stuzzicante... e non me ne sono pentita, anzi!

    RispondiElimina
  2. :) L'ho aggiunto alla mia WishList, spero verrà presto il momento degli acquisti ;)

    RispondiElimina
  3. Ma dobbiamo aspettare ancora così tanto per uno dei tuoi libri Paola? 2013? 2015? Sembrano lontanissimi!

    RispondiElimina

Rendi felice una blogger, aggiungi un commento!